Priebke
C'è qualcosa
di marcio in questo impero globale di Rothschild.
Erich
Priebke, gli ultimi diciassette anni della sua esistenza di soldato
politico del Terzo Reich li ha trascorsi in Italia; questo soggiorno
forzato non gli è stato imposto dallo Stato italiano – invero già
nel ‘96 in avanzata fase di smobilitazione - ma da una
insignificante minoranza di individui che detta legge, impone
costumi, mode e persino piani di studio alla rimanente parte del
Paese fin dal lontano 1945. Per ironia della sorte, questa infima
minoranza ha costruito i propri successi politici paventando
l’"intrinseca immoralità" di tutti i sistemi politici
dittatoriali.
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Terzo Reich 1933-1945 |
Nel 1996, dovendo accelerare il percorso di
caccia alle streghe alimentato contro gli ultimi gerarchi
nazionalsocialisti sopravvissuti, l’internazionale giudaica
(connection criminale globale in grado di rintracciare i propri
nemici sotto qualunque latitudine) inizia a stringere in un nodo
scorsoio diffamatorio la figura di Erich Priebke che, da stimato
quanto semisconosciuto ex ufficiale prussiano delle Schutz Staffeln
(SS) soggiornante in Argentina, viene assurto ai vertici della
disinformazione sistemica come
“nuovo mostro nazista” da
sbattere sulle prime pagine di tutti i "tg" e di tutti i
rotocalchi “politicamente corretti”. Si appronta così l’ennesima
messa in scena i cui beneficiari sarebbero stati quelli di sempre.
Questa messa in scena, al pari di tutte le altre eseguite
all’indomani dell’8 maggio 1945 (giorno trascorso alla storia
come conclamata data di morte dell’intero continente europeo),
avrebbe dovuto soddisfare i seguenti requisiti:
1) Diffamare
la figura del soldato politico Erich Priebke.
2) Diffamare
l’intero Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori in
quanto ultimo
baluardo sociale e nazionale eretto a suo tempo in Europa contro
l'usura globale giudaica retta e governata da Rothschild.
3)
Diffamare l’intera Germania –del passato, del presente e
dell’avvenire- riproponendo all’uopo lo stereotipo dell’Hitler
mostro.
4)
Diffamare e assoggettare definitivamente l’intera Europa, poiché
senza Germania non può esserci Europa.
5) Gettare le basi
della dittatura
della moneta unica di Rothschild (dittatura
di cui oggi stiamo vivendo la fase estrema più cruenta).
6)
Spianare definitivamente la strada alla criminalità organizzata
sionista in vista del raggiungimento della GRANDE ISRAELE,
cancellando dalla carta geografica l’Iraq, la Siria, il Libano, la
Giordania, quasi tutto l’Egitto e –ovviamente- la Palestina, come
premessa della conquista militare del Medio Oriente fino all'India, e
successivamente della conquista militare, e quindi della
schiavizzazione totale del mondo intero da parte del "popolo
eletto" di Rothschild.
7) Instaurare il nuovo ordine
mondiale di casa Rothschild, feroce dittatura e tirannia senza
precedenti nella storia minuziosamente descritta nei
protocolli dei savi di Sion.
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Erich Priebke |
Spettacolarizzare
il processo Priebke alla fine del XX secolo –dunque- rappresenta un
autentico capolavoro tattico-strategico di cui l’internazionale
ebraica, ancora oggi, va fiera. Per tal cagione, la sì detta
“comunità ebraica romana”, il rabbino-capo Di Segni e altri noti
esponenti dell’internazionale ebraica agenti all’interno del
territorio metropolitano italiano posto sotto occupazione, si stanno
adoperando per “capitalizzare” al massimo (rendendolo pressoché
insolubile) l’artatamente creato
problema della sepoltura.
Nel
momento in cui il burattino della Casa Bianca, i suoi sicari
dislocati in Afghanistan, in Iraq, in Libia… stanno enumerando solo
sconfitte; nel momento in cui l’entità terrorista di Tel Aviv, i
suoi ascari cripto-giudeo-salafiti hanno compreso d’aver perso la
partita in Siria, nel momento in cui la Repubblica Islamica dell’Iran
si permette addirittura di concedere udienza a esponenti del Grande
Satana statunitense (chiaro sintomo di auto-consapevolezza politica),
l’internazionale ebraica prende al volo l’occasione per rifarsi
letteralmente il trucco cavalcando un vecchio cavallo di battaglia ad
essa particolarmente proficuo: quello della propaganda olocaustica
antifascista da propinare all’esaurita e abulica europa. Quale
occasione migliore di quella del trapasso di Erich Priebke, per dare
una nuova mano di vernice color menzogna al “piagnisteo
ardeatino”?
In questa operazione di restauro del
cadavere antifascista –ovviamente a conduzione ebraica-, cadavere
in verità in avanzato stato di putrefazione, si è distinta –per
svergognato servilismo- la curia noachide di Roma –Ex
Romana Catholica Ecclesia - spingendosi
a proibire a tutte le chiese della Capitale una qualunque, elementare
forma di rispetto funerario a un uomo morto. La propagandistica
decisione della curia noachide –ovviamente dettata da esponenti del
B’nai B’rith appositamente giunti a Roma- fa il paio con la
concessione del sì detto “sacramento della eucaristia” (in
verità ormai solo “sì detto”) a un noto pederasta ebreo
pugliese –tale Vladimiro Guadagno (in "arte" "Luxuria")-,
il quale, tra un ingoio di sperma e il successivo, indugia in - per
lui purificatorii- assaggi d’ostia.
Ultima, ma non ultima
–quanto a livello di comicità- la dichiarazione del sì detto
“rappresentante degli ebrei trasteverini”, tal Pacifici, secondo
il quale Cattolicesimo e antigiudaismo (che il soggetto predetto
trasforma furbescamente in “antisemitismo”) non possono in alcun
modo andare d’accordo. Ora, a parte il fatto che la Chiesa
cattolica non esiste più da mezzo secolo (avendo, il Secondo
Concilio Vaticano, annullato il Concilio di Trento), per il soggetto
su nominato, Giovanni Crisostomo, Tommaso d’Aquino, Bernardo da
Feltre, Carlo Borromeo -e tanti altri di cui non è necessario fare
il nome- erano cattolici o no? Erano feroci nemici del giudaismo
deicida sì o no? Erano uomini che ben sapevano che a vituperare,
condannare e crocifiggere il Cristo erano stati i giudei o no?
Pace,
Onore e Gloria Imperituri al Soldato Politico Priebke !
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Roma 15 ottobre 2013: spettacolo indegno di un Paese civile, il feretro di Erich Priebke preso a sputi e a calci |
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