venerdì 23 novembre 2018

Roberto Saviano vale zero ma diffama San Luca, i Calabresi, i Napoletani e l'Italia intera

Roberto Saviano, maestro del nulla
E dopo Klaus Davi ecco un altro maestro del Nulla che spara a zero su San Luca, sui Calabresi, sugli Italiani. Per Saviano tutti i bambini di San Luca sono ndranghetari nati e tutti i bambini sono tatuati sul braccio col simbolo dello scorpione. Le assurde affermazioni di Roberto Saviano, servo dei poteri forti, fa ribollire il sangue non solo ai Santulucoti, non solo ai Calabresi ma anche a tutti gli Italiani di buona volontà. Ascoltiamo Saviano: ndranghetista si nasce. L'educazione ndranghetista comincia in culla. Comincia con le ninna nanne che le mamme di ndrangheta cantano ai loro figli. Come calabrese, ma anche come italiano, mi sento incazzatissimo, mortificato e violentato dalle parole di questo servo che si scaglia senza pausa contro gli Italiani onesti, contro i Napoletani, contro i Calabresi. Secondo Saviano, seguendo e applicando la teoria lombrosiana, i bambini di San Luca sono già dei potenziali ndranghetari e assassini ancora prima di nascere, ossia quando queste creature innocenti sono ancora nel ventre materno. Grido tutta la mia indignazione al mondo intero contro questo ipocrita fariseo che per farsi bello agli occhi del male non fa altro che seminare odio, falsità, callunnie e diffamazioni contro la generosa e innocente gente del Sud. Voglio riportare le parole che ho trovato in rete di Antonio Strangio: “E chi vuole il film sulla falsa riga dell’abominevole Gomorra, si adoperi per farlo girare in casa propria e non nella casa di altri e lasci stare Polsi e le magie dell’Aspromonte ai quali la fantasia di un pur bravo regista non potrebbe fare altro che riaprire una ferita che già sanguina di per sé. Sottolineando che Gazzetta del Sud non ha intentato niente di niente ma come fa da anni, racconta i giorni e le ore dei nostri paesi attraverso il lavoro umile ma non per questo meno importante dei modesti collaboratori come il sottoscritto. Collaboratori che sono anche, e soprattutto, cittadini e padri di famiglia che hanno il diritto - dovere d’incazzarsi, quando qualcuno o qualcosa cerca di sporcarli più di quanto è stato già fatto. E questo vale anche per Saviano le cui esternazioni sotto forma di racconto letterario valgono quanto il titolo di un suo famoso libro: Zero, Zero, Zero! E anche questa è una mia riflessione e non di Gazzetta del Sud!” Antonio Strangio - Riflessione mia è che che Saviano è uno squallido teatrante, al servizio del massimo capitale criminale mondiale, che recita un copione datogli dai suoi padroni di casa Rothschild per dare in pasto alla cosiddetta opinione pubblica mondiale un falso problema sulle reali sofferenze dell'Italia e del mondo intero. Questo suo miserabile teatrino serve solo a spostare l'attenzione delle masse da quelli che sono i massimi criminali mondiali, in termine monopolistico. Criminali che gestiscono miliardi e miliardi di tutta l'economia mondiale: petrolio, oro, platino, diamante, cinema, parlamentari, magistratura, viabilità, informazione, manipolazione del pensiero... Perché questo Saviano non ci parla dei membri della famiglia strozzina e rabbina dei Rothschild, che hanno fondato la loro ricchezza sul traffico degli schiavi e sul traffico dell'oppio? Perché Saviano non ci parla della famiglia farisea degli Elkann, adesso proprietaria di quella che fu la più grande industria italiana: la Fiat, sotto la cui gestione sono spariti dall'Italia più di 250mila posti di lavoro? Perché Saviano non ci parla dei crimini di questa perversa e ipocrita “Unione Europea” che ha portato alla fame l'Italia e l'Europa intera? Perché non ci parla del signoraggio bancario che viene attuato dai suoi amici farisei? Saviano, seguendo gli ordini dei suoi padroni, non fa altro che cercare un capro espiatorio per deviare l'attenzione dai veri nemici dell'umanità. I veri nemici dell'umanità non sono i Santulucoti ma i massoni rothschildiani che sono i proprietari di tutte le banche del mondo, che diffondono menzogne a non finire sulla Calabria e in particolare su San Luca, un paesino di 3500 abitanti. L'Aspromonte non è l'ombelico del mondo ma un paradiso di madre natura. Saviano se vuole essere credibile deve scagliarsi contro i grandi poteri della finanza, della politica, dell'informazione. Questa cosa, però, non la farà mai.perché Saviano vale zero, zero, zero. (Hervé Schirrhein, Georges Rocher, S. Brosal)