Uno dei massimi coordinatori nazionali
del Movimento dei “Forconi e del 9 dicembre 2013” Salvatore
Brosal, invitato al convegno del V° Raduno Patriottico di Forza
Nuova, tenutosi a Bonifati (CS) in data 9 agosto 2014, afferma che
proprio il movimento dei “Forconi e del 9 dicembre 2013” ha
dimostrato praticamente di essere il migliore strumento
organizzativo nella lotta contro questo potere occulto tirannico
rothschildiano, che domina in Italia e nel mondo. Salvatore Brosal, del movimento dei Forconi di Mariano Ferro, ha anche affermato che gli Italiani sono stranieri in Patria. I relatori del convegno sono stati, oltre a Salvatore Brosal, Davide Pirillo, coordinatore regionale Forza Nuova - Paola Turtoro, già coordinatrice del Movimento dei Forconi a Crotone - Roberto Fiore, segretario nazionale Forza Nuova - Don Giulio Tam, Sacerdote Lefebvriano.
Ecco l'intervento completo di Salvatore Brosal - Bonifati 9 agosto 2014
Non
è più possibile cambiare questo Stato. Uno oscuro potere tirannico
globale ha preso tutte le istituzioni nelle sue mani: fisco,
amministrazione, magistratura, polizia, esercito, scuola, sanità,
parlamento, partiti e sindacati, servizi e persino gli pseudo nuovi
movimenti. Lo Stato nato dal loro “risorgimento”, e dalla loro
“resistenza” sta dimostrando ampiamente di non essere affatto lo
Stato del popolo italiano, ma di essere lo Stato dell' élite
bancaria globale, che fa capo a casa Rothschild. In alternativa a
questo Stato rothschildiano e antipopolare, noi, come movimento dei
“Forconi e del 9 dicembre” dobbiamo estendere e potenziare il
nostro Stato nuovo e migliore.
Il
“Movimento dei Forconi e del 9 dicembre 2013” è stato il
grande sogno di una nazione, che, anche se per poco, si è sentita
finalmente unita. Nonostante gli errori sono state fatte cose
straordinarie che hanno fatto tremare questo Stato tiranno. Un
Movimento antisistema nato contro il modello di questa Europa, contro
il far west della globalizzazione che ha sterminato il lavoro degli
Italiani, contro una classe politica marcia, ladra, cialtrona e
corrotta, subalterna al mercato globale. Contro un governo ed un
parlamento di “NON ELETTI”, che hanno stracciato e bruciato la
nostra Carta Costituzionale. Contro chi ci ha accompagnato alla fame,
contro chi ha distrutto l'identità di un paese e ha annientato il
futuro di generazioni. Un movimento nato contro chi ha ceduto la
nostra sovranità, politica, monetaria, individuale e anche
territoriale a poteri al di fuori del territorio e della
giurisdizione nazionale. Il “Movimento dei Forconi e del 9 dicembre
2013” è stato, ed è, la voglia di cambiare, la voglia di
giustizia, il volere riappropriarci della nostra terra, della nostra
vita e potere dare così un futuro sereno ai nostri figli. Questo
Movimento è stato, e rimane ancora, il sogno di vivere in una
società giusta, in cui i diritti non siano un optional ma una
realtà, con finalità di giustizia, di pace, di libertà, di
sovranità.
Salvatore Brosal, Davide Pirillo, Paola Turtoro |
Ogni
individuo è una persona sacra e la sua sacralità dovrebbe
essere difesa e tutelata da tutti gli organi e da tutte istituzioni
statali o parastatali. Tra i diritti fondamentali dell'essere umano
si possono ricordare, tra gli altri, il diritto alla libertà
individuale, il diritto alla vita, il diritto all'autodeterminazione,
il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza
dignitosa, il diritto alla libertà religiosa, il diritto al
lavoro...
L'Italia
è una Repubblica fondata sul lavoro... così recita la nostra
Costituzione. In Italia però tutti i diritti vengono calpestati e la
nostra Carta Costituzionale è stata stracciata, vilipesa e
calpestata numerose volte, soprattutto da chi ne avrebbe dovuto
garantire l'applicazione.
Gli
Italiani dovrebbero vivere serenamente ed i loro diritti garantiti...
dovrebbero
vivere bene ed avere tutti i diritti.
Se
ciò non accade, questo vuol dire che lo Stato è assente ed al
suo posto c'è un tiranno. In Italia, l'italiano non è più a casa
sua, è uno straniero in Patria, con l'aggravante che viene vessato e
criminalizzato anche dalle stesse istituzioni, che dovrebbero
garantirgli lavoro, sicurezza, tranquillità, benessere, libertà...
Extracomunitari e rom, invece, che sono arrivati clandestinamente in
Italia, hanno benefici, favori ed aiuti negati a noi tutti. I
doveri sono degli Italiani ed i diritti spettano a gente che non
appartiene a questa nazione. Gli individui, figli di questa terra,
non valgono davvero niente per questo Stato-tiranno. Uno Stato senza
onore, e senza dignità, ma soprattutto senza nessuna autonomia e
sovranità, che non fa altro che mortificare, opprimere, sfruttare,
cannibalizzare, schiavizzare tutti, ma proprio tutti i cittadini di
questa nazione chiamata Italia.
Vorrei
solo brevemente leggere l'articolo 1, e l'articolo 2 della
Costituzione della Repubblica federale di Germania per meditare un
poco su che cosa i Tedeschi basano la loro legge fondamentale.
(Grundgesetz=Costituzione). Io penso che la nostra Costituzione non
sia affatto la più bella del mondo, come alcuni dicono, anzi...
I
tedeschi basano la loro Costituzione sulla “Dignità Umana” e sui
“Diritti di libertà”. Adesso vorrei la vostra attenzione sui
seguenti articoli che vi leggerò:
Art.
1: (Protezione della dignità umana)
(1)
La dignità dell'uomo è intangibile. È dovere di ogni potere
statale rispettarla e proteggerla.
(2)
Il popolo tedesco riconosce gli inviolabili e inalienabili diritti
dell'uomo come fondamento di ogni comunità umana, della pace e della
giustizia nel mondo.
(3)
I seguenti diritti fondamentali vincolano la legislazione, il potere
esecutivo e la giurisdizione come diritti direttamente applicabili.
Articolo
2: (Diritti di libertà)
(1)
Ognuno ha diritto al libero sviluppo della propria personalità, in
quanto non violi i diritti degli altri e non trasgredisca
l'ordinamento costituzionale o la legge morale.
(2)
Ognuno ha diritto alla vita e all'integrità fisica. La libertà
della persona è inviolabile. Solo la legge può limitare questi
diritti.
Ecco,
adesso sappiamo, ma molti lo sapevano già prima che la nostra
Costituzione è fondata sul lavoro, quella tedesca è fondata sulla
dignità, sulla sacralità e sulla libertà dell'individuo.
Dovremmo
davvero riflettere perché questo Stato, che dice di essere
italiano, vede i suoi cittadini sempre e perennemente come evasori
fiscali, come truffaldini, come nemici. Io, come figlio del Sud, come
figlio della più grande Cultura del mondo: quella Mediterranea, sono
arrivato ad una mia conclusione.
L'Italia
è un paese malato ed è malato dal 1861.
E sapete perché non riesce ad essere un paese unito? E sapete perché è diventato difficile vivere in questo paese?
E sapete perché non riesce ad essere un paese unito? E sapete perché è diventato difficile vivere in questo paese?
Per
un semplice motivo: L'unità d'Italia è stata fatta contro il volere
degli Italiani, è stata fatta da potenze straniere per dividere gli
Italiani; come oggi, ad esempio, l'”Unione Europea” è stata
fatta per dividere gli Europei. Per capire il male che affligge
questa nazione dobbiamo farlo nella ricerca della verità storica e
non nelle favolette che scribacchini prezzolati e servi del potere di
parte ci hanno finora raccontato. Ed
a proposito di verità, ecco alcuni stralci della storica
interpellanza in Parlamento del 4 marzo 1991 di Angelo
Manna, meridionalista e deputato del Movimento Sociale Italiano:
“L'ufficio
storico dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel
quale la setta tricolore conserva e protegge i suoi risorgimentali
scheletri infami; conserva e protegge le prove delle sue gloriosità
sempre abiette; conserva e protegge le prove che nel 1860 l'esercito
italiano calò a tradimento nel Regno di Napoli e si comportò,
secondo il naturale dei suoi bersaglieri e carabinieri, da orda
barbarica; conserva e protegge le prove che Vittorio Emanuele II di
Savoia, ladro, usurpatore ed assassino - e perciò galantuomo -
nonché il suo protobeccaio Benso Camillo, porco di Stato - e perciò
statista sommo - ordinarono ai propri sadici macellai di mettere a
ferro e a fuoco l'invaso reame libero, indipendente e sovrano e di
annetterlo al Piemonte grazie ad un plebiscito che fu una truffa
schifosa, combinata da garibaldesi, soldataglia allobrogica e camorra
napoletana.”
"L'ufficio
storico dell'esercito italiano custodisce e protegge le prove
storiche che quella sacra epopea che fu detta risorgimento non fu, se
non una schifosa storia di rapine e di massacri; e che fu scritta da
un'orda barbarica nel Regno di Napoli, che, oltre la vita e i beni,
rubò al Sud e portò nell'infrancesato Piemonte financo il nome di
Italia."
“Gli
eroi del cosiddetto Risorgimento furono dei criminali sull'orlo
dell'asburgizzazione, e che i loro sacri ideali fecero da paravento a
uzzoli predatori e sanguinari. Al grido di: "fuori lo straniero"
gli eroi - cioè i criminali - imposero ai rinnegati e agli spergiuri
del Regno di Napoli la cacciata di un re che era napoletano da
quattro generazioni e la distruzione di uno Stato libero,
indipendente e sovrano.
Ed al suo posto imposero un re che parlava francese
e che era il re più spergiuro e fellone e debitoso d'Europa, a prova
di storia.”
Ho
voluto, a proposito, ricordare alcuni stralci della storica
interpellanza di Angelo Manna, perché come sta scritto in tanti
libri, ma anche in molte coscienze, saremo liberi solo con la
conoscenza della verità. “Conoscerete la verità, e la verità
vi renderà liberi” sta scritto anche nel Vangelo di Giovanni.
Ecco noi come italiani dobbiamo porci seriamente questo problema,
quello della verità. Non si può più continuare a scrivere
menzogne, non si può più continuare a raccontare la mistificazione
della Storia. Se la verità storica sull'Unità d'Italia non verrà
raccontata fino in fondo, gli Italiani saranno sempre divisi. Ed il
tricolore andrà bene solo per la nazionale di calcio, ma non certo
per unire gli Italiani.
Poteri
occulti e burocrati invisibili comandano
in Italia e sono addirittura più forti e più potenti dello stesso
Parlamento. Vogliamo fare il nome di chi davvero comanda in Italia?
Ebbene, in Italia, ma adesso anche nell'Unione Europea, comanda lui,
che manovra i suoi burattini. Comanda lui col suo Bilderberg-Group.
Comanda lui col suo infame e miserabile “Trattato di Lisbona”.
Comanda lui con la sua BCE (Banca Centrale Europea) e con i suoi
burattini, che sono a capo di tutte le istituzioni europee senza,
però, essere stati eletti da nessuno.
E
sapete come si chiama lui? Lui si chiama Rothschild. Da 300 anni la
sua famiglia semina morte e da ben 153 anni ci tiene schiavi. Ieri i
Savoia con l'unità d'Italia, e la mente che ideò questo complotto
fu quella di un Rothschild. Oggi con la B.C.E. (Banca Centrale
Europea) e con l'unità monetaria, una macchinosa truffa meglio nota
come signoraggio bancario, e a tramare contro il nostro popolo e a
cospirare contro la nostra costituzione, c'è ancora un Rothschild.
L'incantesimo è finito: questa famiglia va fermata, questa bestia va
fermata, i suoi servi vanno fermati o loro fermeranno te !!!! Errare
è umano, perseverare è diabolico!!!
Stiamo
versando Sangue da 153 anni: il nostro sangue innocente per questi
vampiri criminali, che occupano abusivamente la nostra terra e le
nostre Istituzioni. Senza la verità storica l'Italia non sarà mai
un popolo, né tanto meno una nazione ma, come disse Klemens von
Metternich, « La parola Italia è una espressione geografica, una
qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore
politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad
imprimerle.» In questo momento storico così difficile per il
paese, il Sud a testa alta e con orgoglio, deve utilizzare questa
memoria rivelata e ritrovata per adoperarsi a difendere la democrazia
di questa Nazione: che è stata grande ed è cresciuta ed è stata
Italia, grazie all'immenso contributo e sacrificio che il Meridione
ha dato. Noi figli del Sud, figli di una Patria Perduta, costruiremo
la vera Italia, dove saremo davvero finalmente tutti fratelli.
Anche
gli ultimi 30 anni della nostra storia sono piene di catastrofi di
ogni genere, di ruberie, di ingiustizie e menzogne, e poi ancora
ruberie, ruberie, ruberie. Vi ricordate di quel periodo storico, che
fu chiamato “Mani pulite” ?
Sono
trascorsi più di 20 anni da
“mani pulite” ed
in Italia si continua a rubare, anzi si ruba più di prima. Come
possiamo uscire da questa catastrofe? E' ora di aprire gli occhi e
la mente. Iniziamo ad ignorare la televisione e i media, analizziamo
i fatti, le storie e i personaggi. L'informazione
è
tutta controllata e le notizie che decidono di darci sono
strumentalizzate e servono a condizionarci e a destabilizzarci;
L'élite di giornalisti e di intellettuali, che si prestano a questo
infame gioco, hanno prostituito il cervello! Siamo ingenuamente
caduti nella trappola di chi vuole ridurci in schiavitù .
Riflettiamo: sono passati più di vent'anni da "Mani
Pulite".
Peccato che pulite le mani, hanno sporcato tutto il resto ! ! !
Politici
sicari al servizio del potere occulto hanno sventrato e distrutto
la nostra economia e i nostri gioielli: Eni, la Banca d'Italia...
Sono solo esempi, ma tutto di ogni settore pubblico è stato
distrutto, ceduto ad un prezzo regalo alle multinazionali più ricche
del pianeta...
E'
assolutamente necessario riprendere il controllo del Paese,
riappropriarci della nostra moneta sovrana, la lira, per difendere la
nostra indipendenza di Stato e la nostra dignità di Popolo ! ! !
Ci
hanno ridotto allo stremo della miseria per costringerci a
rinunciare, e quindi cedere, la nostra sovranità di popolo per
trasformarci in una colonia del Nord Europa, schiavi di una banca
privata la BCE (Banca Centrale Europea). Se qualcuno non lo ha
ancora capito, è all'attuazione di questo piano disumano a cui
mirava, e mira, l'associazione golpista
Monti/Letta/Renzi/Prodi/Draghi & Co. e tutti quelli che ne
fanno parte sono transitati per il "Gruppo Bilderberg",
servi di di Rothschild e di Rockefeller. Sono loro che si nascondono
con lo pseudonimo di Spread. Sono loro il nostro nemico.
L'abilità
di questa organizzazione criminale è stata quella di essersi resa
invisibile nel corso delle opere storiche in Italia, come altrove,
con la complicità dei governi degli Stati Uniti, di Israele e delle
organizzazioni militari, ONU compresa; delegando a recitare i ruoli
scomodi a finti protagonisti prezzolati, allo scopo di distrarci e
spostare l'attenzione dai veri colpevoli. Ci hanno diviso
inventandosi partiti politici, correnti di pensiero, scatenando il
razzismo all'interno del nostro stesso Paese; la verità è che la
mente che ha creato queste cose è sempre stata la stessa e chi ci
divide lo fa per dominarci: "DIVIDI E IMPERA"!
Adesso
occorre essere uniti per difendere l'Italia. Il diavolo non ha più
il coperchio, perché è stato scoperto, adesso dobbiamo rovesciargli
la pentola! Questa è l'unica catena che ci renderà liberi:
diffondere il più possibile questa verità !!!
Facciamo
conoscere a tutti che cosa veramente è il signoraggio bancario, il
nuovo ordine mondiale, i poteri occulti, il gruppo Bilderberg e il
Tavistock institute...
A
cosa serve veramente il Tavistock Institute? (Tavistock
Institute e la manipolazione delle masse)
Sarà
difficile davvero questa lotta per riappropriarci della verità, per
riappropriarci della nostra sovranità monetaria, politica,
territoriale, finanziaria, militare ed individuale. Sarà difficile
davvero, perchè tutti verdetti della Storia sono stati sigillati col
sangue/violenza, e solo col sangue/violenza potranno essere
ribaltati. Dobbiamo pagare col sangue il riappropriarci della nostra
sovranità? Siamo stati in coma per parecchi anni, adesso è giunta
l'ora di svegliarci e di creare l'Italia.
Gli
Italiani esistono da sempre, adesso costruiamo insieme l'Italia.
Costruiamo
l'Italia sulla verità, facendo conoscere agli Italiani anche le
verità scomode. Quanti Italiani conoscono il vergognoso museo
razzista di antropologia criminale di Torino, intitolato all'ebreo
Ezechia Lombroso, che poi cambiò il nome in Cesare? Questo
museo è una vergogna per l'Italia intera e non solo per Torino, o
per il Piemonte. In questo museo vengono mostrate le teste mozzate
degli eroi e dei Patrioti duosiciliani, che fino all'ultimo rimasero
fedeli ai loro ideali e alla loro vera Patria. Questo museo è una
vergogna anche perché viene celebrata la vittoria di una sanguinosa
guerra contro un Popolo, quello duosiciliano, che fino a 153 anni fa
era un Popolo ricco in uno Stato libero, indipendente e sovrano.
Italiani che massacrarono altri Italiani.
Quanti
Italiani sanno che i Savoia, criminali ed usurpatori, dopo aver
distrutto il Sud, chiusero per ben lunghi 15 anni tutte le scuole
dell'ex Regno delle due Sicilie, alfine di cancellare la memoria di
un glorioso passato di un Popolo e di un Regno, che fino al 1861 era
prospero, ricco, facoltoso, libero, indipendente e sovrano.
Quanti
Italiani sanno dei massacri, degli incendi dolosi, degli stupri di
fanciulle, a volte a colpi di bajonetta soltanto, che i “fratelli
Caini” scesi dal Piemonte perpretarono nei confronti dei
duosiciliani?
Quanti
Italiani sanno che gli abitanti di Pontelandolfo, Casalduni, Bronte e
di numerosi altri paesi furono abbrustoliti vivi dall'esercito
sardo-piemontese con a capo il sanguinario ed infame generale Enrico
Cialdini, che innalzava il tricolore?
Quanti
Italiani sanno che Gaeta, la fedelissima, fu bombardata e distrutta
dai “Fratelli Caini” per 102 giorni consecutivi ?
Quanti
Italiani sanno che uno fra i più grandi campi di sterminio del mondo
si trova in Italia, e che questo campo di sterminio si chiama
Fenestrelle?
Quanti
Italiani sanno che i soldati del Regno delle due Sicilie, che
rimasero fedeli al loro Re e alla loro antica Patria, furono
eliminati dai “Fratelli Caini” nel campo di sterminio di
Fenestrelle ed i loro corpi sciolti nella calce viva per disperdersi
poi nel fredde acque del torrente Chisone, alfine di cancellare ogni
traccia di questi crimini?
Allora
se vogliamo costruire l'Italia, che non è stata mai unita, dobbiamo
iniziarlo a fare nel nome della verità storica: presente e passata.
Dobbiamo riconoscere che dal 1861 fino a tuttora solo pochi uomini
si sono dimostrati degni di essere ritenuti veramente amanti del
Popolo Italiano. Fra questi il più in vista, pur con tutti i
suoi limiti, è sicuramente la figura di Benito Mussolini. La
stragrande maggioranza dei governanti venuti, prima e dopo di lui,
sono stati burattini nelle mani di poteri forti ed occulti, e nelle
mani di burocrati sconosciuti, che ancora adesso hanno un potere
enorme. Alla Storia non puoi togliere nulla, perché se le togli
qualcosa, prima o poi, te la fa scontare. E la cosa assurda che
succede in questa Italia è che ci costringono a festeggiare, dal 25
aprile 1945 in poi, il giorno della sconfitta italiana, e della
conquista straniera, come giorno della “liberazione”. Il 25
aprile per me è invece un giorno nefasto perché, oltre al fatto che
l'Italia perse la guerra, gli Stati Uniti d'America, insieme alle
“forze alleate”, occuparono, ed occupano ancora militarmente
d'allora con centinaia di basi militari, tutto il territorio
nazionale.
Salvatore Brosal del "Movimento dei Forconi e del 9 dicembre" parla al V convegno patriottico, organizzato da FN a Bonifati (CS), il 9 agosto 2014 |
Questo
che ho detto non vuole essere una apologia acritica della figura di
Mussolini. Infatti pur vantandone i giusti meriti, io qui dico e
ribadisco il concetto che va preso anche atto dei suoi limiti, perché
in effetti, Mussolini perse lo scontro decisivo di fronte al potere
globale. Quello stesso potere globale che: nel 1861 impose
l'Italietta massonica del “risorgimento”, in danno del Regno
delle due Sicilie, terza potenza mondiale economica di allora; Nel
1943 impose l'”Italietta democratica” della “resistenza”
ridotta a Stato coloniale a sovranità limitata, e che attualmente
sta portando un attacco micidiale alla stessa identità ed esistenza
del Popolo Italiano.
Questo
significa che noi pur dando il giusto tributo a Mussolini, dobbiamo
superare i suoi limiti e far di più e meglio, altrimenti ripetendo
pedissequamente quella che fu la sua esperienza, noi ci condanneremmo
ad una sconfitta ancora peggiore della sua.
Oltre
a Benito Mussolini ci furono pochi altri uomini che amarono
davvero gli italiani. Ad esempio, i politici del cosiddetto
“Compromesso Storico” meritano di essere ricordati, perché si
adoperarono davvero per la salvezza del paese. Tra essi la figura di
spicco è quella di Aldo Moro, martire della democrazia. Le Brigate
Rosse, in dissenso con il PCI di Berlinguer, rapirono Aldo Moro,
dopo averne massacrato la scorta il 16 marzo 1978 in via Mario
Fani a Roma, lo uccisero il 9 maggio successivo. Ancora oggi nella
vita politica italiana c'è il ricordo di quella terribile tragedia.
Adesso sappiamo che dietro i crimini delle Brigate Rosse c'era il
potere globale, da sempre, nemico dell'Italia.
Aldo
Moro venne assassinato perchè voleva che fosse lo Stato e non le
banche centrali a gestire la stampa del denaro. L'avvocato Marra ha
provato a parlarne ospite di Columbro alla trasmissione "Vero",
ma prima di poter entrare nel merito è stato interrotto
strumentalmente. Moro si opponeva anche all'entrata dell'Italia
nello SME (sistema monetario europeo), cosa che avvenne dopo la sua
morte, a sorpresa, con la complicità criminale di Giulio
Andreotti, allora presidente del Consiglio, nell'ultima seduta del
consiglio dei ministri il 12 dicembre 1978.
I
Partiti e i Sindacati voluti e permessi dal regime
rothschildiano, installato militarmente in Italia dagli ”Alleati”
con la loro vittoria della 2 guerra mondiale, hanno dominato ed
egemonizzato il paese, conducendolo allo sfascio e al disastro
attuale. I sindacati, subalterni al potere globale del mercato, hanno
intrecciato, e intrecciano ancora, patti perversi con politici e con
multinazionali, a danno dei lavoratori che dovrebbero rappresentare.
Se gli Italiani non credono più in questa politica e in queste forze
sindacali, attualmente e istituzionalmente dominanti, è perché gli
Italiani non sono idioti, come vorrebbero far credere i Mass-Media
del regime rothschildiano, ma hanno compreso che costoro sono dei
venduti e dei traditori. Ed ecco che negli ultimi decenni sono nati
tanti gruppi e tante associazioni antisistema, piccoli o grandi, che
chiedono dignità, lavoro, giustizia, futuro per i nostri ragazzi e
una vecchiaia dignitosa e serena per chi ha lavorato duramente, e con
sacrifici enormi, una vita intera.
Dobbiamo
difendere la nostra terra, il nostro lavoro, i nostri prodotti.
Dobbiamo dire no alle direttive che arrivano da Bruxelles. Dobbiamo
difendere la nostra cultura, la nostra arte, la nostra cucina.
Dobbiamo, se necessario, quando le istituzioni sono tiranne, passare
alle azioni vere, alle azioni forti.
Dobbiamo,
se necessario anche fermare i Tir, che arrivano dall'estero con
prodotti di provenienza ignota e buttare per strade i loro prodotti
alimentari. Dobbiamo vivere per mezzo del nostro lavoro e dobbiamo
nutrirci dei prodotti genuini della nostra terra. Non deve essere
Bruxelles a dirci come dobbiamo fare la mozzarella di bufala, o la
'nduja, o il vino rosso. Dobbiamo difendere il lavoro dei nostri
agricoltori e consumare prima i nostri prodotti, e poi, se il mercato
lo richiede, quelli degli altri.
Altra
cosa da fare è convincerci, che il debito pubblico è una vera
truffa. Il debito pubblico non esiste, perché esiste solo il credito
pubblico. E lo Stato che deve dare al cittadino, e non il cittadino
allo Stato. (esempio...)
Chi
si schiera dalla parte del Popolo muore.
Ci
sono uomini (voglio citare i versi di una canzone di Fabrizio Moro)
Ci
sono stati uomini che hanno scritto pagine,
appunti
di una vita dal valore inestimabile,
insostituibili
perché hanno denunciato
il
più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato.
Uomini,
o angeli, mandati sulla terra per combattere una guerra
di
faide e di famiglie, sparse come tante biglie,
su
un isola di sangue che fra tante meraviglie,
fra
limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di
una generazione costretta a non guardare,
a
parlare a bassa voce, a spegnere la luce,
a
commentare in pace ogni pallottola nell'aria,
ogni
cadavere in un fosso.
Ci
sono stati uomini che, passo dopo passo,
hanno
lasciato un segno con coraggio e con impegno,
con
dedizione contro un'istituzione organizzata
cosa
nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
è
nostra... la libertà di dire,
che
gli occhi sono fatti per guardare,
La
bocca per parlare, le orecchie ascoltano...
Non
solo musica, non solo musica
La
testa si gira e aggiusta la mira, ragiona
a
volte condanna, a volte perdona.
Quattro
nomi: Abramo Lincoln, James Garfield, William McKinley, John
Fitzgerald Kennedy. Chi sono questi quattro signori? Cosa hanno in
comune?
I
quattro signori in questione sono stati tutti Presidenti degli USA,
tutti sono stati assassinati durante il mandato presidenziale e,
analizzando bene i particolari, tutti si proponevano di cambiare il
sistema monetario americano estromettendo la Banca Centrale. I primi
tre avevano cominciato a pensarlo, Kennedy lo stava mettendo in atto.
Il
potere occulto globale assassinò anche Mu'ammar Gheddafi, Sadam
Hussein, Mahamta Gandhi
E
fra gli italiani i martiri furono: Aldo Moro, Enrico Mattei, Paolo
Borsellino, Giovanni Falcone, Piersanti Mattarella, Paolo Arena, e
tanti altri...
Questo
solo per dire che chi combatte questo tipo di potere occulto
tirannico globale, o chi racconta la verità, muore; chi invece ne è
suddito e burattino campa fino a 90, o anche fino a 100 anni,
rimanendo fino alla morte in parlamento, esempio: Giulio Andreotti,
Giorgio Napolitano...
...ecco
perché nacque il movimento del 9 dicembre.
Il
“Movimento dei Forconi e del 9 dicembre” è stato la più
bella realtà rivoluzionaria, dall'unità d'Italia in poi, che ha
dato un scossone enorme al potere perverso che regna in Italia; ha
saputo unire tutti gli Italiani da Lampedusa fino a Pordenone. E'
stato, e resta, la speranza di una vita serena per il futuro dei
nostri ragazzi e di quelli che verranno dopo. E' stato, e resta, il
sogno più bello di chi oggi vive, per colpa di questo Stato, in una
situazione di precarietà sofferente ma che non ha perso la speranza
di vivere dignitosamente gli ultimi anni della propria vita.
Nell'incontro
storico avvenuto a Catania il 29 novembre 2013, i rappresentanti di
tutte le regioni d'Italia, senza partiti e senza sindacati, diedero
inizio alla rivoluzione iniziata il 9 dicembre.
Tutti coloro che hanno
effettivamente collaborato alla nascita dei presidi sul territorio
nazionale hanno creduto davvero nella voglia di cambiamento. Lo
sbaglio è stato quello di non avere avuto una struttura
organizzativa perfetta, aggiungiamo anche la poca esperienza
organizzativa di alcuni coordinatori. Qualcosa, quindi, ha vacillato.
Qualcuno, dopo mesi di presidio, si è fatto sconfiggere dalla
stanchezza, perdendo anche la speranza, dimenticando che per vincere
bisogna lottare fino alla fine. Qualcuno ha fatto l'errore di
chiedere il sostegno di partiti e sindacati. Un movimento
rivoluzionario antisistema, come quello dei “Forconi e del 9
dicembre”, non poteva e non può collaborare col potere che vuole
combattere.
L'errore più grande,
però, è stato quello commesso da qualcuno, che aveva dietro di sé
parti del sistema. A che pro chiedere l'aiuto del generale
Pappalardo, uomo del sistema, che riceve, ogni mese, da questo Stato
una pensione, vitalizio da nababbo (chiamatelo come volete) con cui
potrebbero vivere dignitosamente forse 10, 20, 30 famiglie?
Quando il leader dei
Forconi, Mariano Ferro, ha capito queste cose tutto è cambiato.
Alcuni si sono allontanati, altri sono crollati. Mariano Ferro ha
proseguito per la sua strada. Questo sta a dimostrare che l'uomo che
aveva visto giusto come lottare e come combattere il sistema era, e
rimane lui: Mariano Ferro. Le sue idee erano valide e continuano ad
esserlo ancora. E' stato accusato ingiustamente di tradimento da
personaggi deliranti, che non hanno capito davvero nulla della
drammatica situazione in cui si trova attualmente l'Italia. E' stato
attaccato da ogni parte, gli hanno buttato fango addosso, ma è
rimasto il solo a girare l'Italia, a parlare e a lottare per, e con,
la gente che davvero sta soffrendo. Con i suoi fedelissimi sta
cercando di impedire che tramite le aste giudiziarie vengano
distrutte e fatte sparire aziende. Sta bloccando Tir, che portano
prodotti alimentari dall'estero a danno dell'economia nazionale.
I forconi di Mariano Ferro tentano di bloccare la mattanza delle aste giudiziarie, che sta distruggendo numerose aziende |
Se Mariano Ferro ha
parlato con Renzi, presidente del Consiglio, lo ha fatto solo per
cercare di bloccare la mattanza sociale delle aste giudiziarie, che
sta distruggendo tante attività di padri di famiglia e di lavoratori
onesti. Solo il presidente del Consiglio può agire e firmare
legalmente i documenti necessari per adottare provvedimenti atti allo
scopo. Ecco perché il motivo del suo incontro con l'attuale premier.
Se al posto di Renzi ci fosse stato Roberto Fiore, Ferro avrebbe
parlato con Fiore. Questo è solo per far capire come sono andate
davvero le cose.
Ho parlato con Mariano e
non sono venuto a sponsorizzare per lui, ma a cercare di chiarire
quello che è successo davvero. Vi invito a non seguire la verità
ribaltata che altri raccontano su di lui. In questo momento in Italia
ci sono famiglie che vivono nella disperazione totale, e dovremmo
davvero finirla di fare la guerra fra poveri. Le polemiche sterili e
settarie non uniscono ma dividono. La rivoluzione, che cambierà il
paese, riprenderà, prima o poi, il cammino intrapreso il 9 dicembre
2013, ed io dico con convinzione che Mariano Ferro è l'uomo giusto a
guidarla. E questa rivoluzione dovrà partire, non da Torino, non da
Roma, bensì dalla Sicilia, perché solo in questa splendida isola la
gente ha maturato, da tempo ormai, la reale voglia di cambiamento.
I
tiranni occupano ancora, abusivamente, le nostre istituzioni, ma
il loro progetto di dominio sul popolo fallirà. Il nuovo ordine
mondiale fallirà. Mi auguro che venga davvero costruita l'Italia
degli Italiani. Una Italia finalmente libera, giusta, sovrana sotto
ogni forma, sotto ogni dimensione. Un'Italia italiana. Grazie.
(Salvatore Brosal)
Nessun commento:
Posta un commento