sabato 29 dicembre 2018

l'attentato al papa polacco Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II, vero o falso? - 13 maggio 1981

                  "tutte le immagini  dell'attentato, scattate in Piazza San Pietro, sono senza sangue" 
L'attentato a Giovanni Paolo II avvenne mercoledì 13 maggio 1981, ad opera di Mehmet Ali Ağca, un killer professionista turco, che gli sparò due colpi di pistola. Malgrado la perdita di tre litri di sangue (?) stia per provocare la morte per dissanguamento, il cuore regge. Quello che a noi appare strano è che in tutte le foto scattate in Piazza San Pietro in Roma al momento dell'attentato non appare una sola goccia di sangue.
Farsa o vero attentato !? Nelle immagini non si vede una goccia di sangue. A quasi 38 anni di distanza molti si pongono la domanda legittima se l'attentato a Giovanni Paolo II sia stato vero oppure no.
Pomeriggio di mercoledì 13 maggio 1981, Giovanni Paolo II viene colpito da due colpi di pistola da Mehmet Ali Ağca. Un killer professionista turco legato agli ambienti dell'estrema destra dei "lupi grigi". L’attentato avviene mentre papa Wojtyla a bordo della papa mobile stava compiendo un secondo giro tra i fedeli riuniti per la tradizionale udienza generale in piazza San Pietro.
Nonostante l'esperienza e la distanza ravvicinata da cui il killer poté sparare il Papa sopravvisse. Giovanni Paolo II era profondamente convinto di essere stato protetto dalla mano della Madonna. Il proiettile che gli aveva perforato il torace e che avrebbe dovuto ucciderlo è ora incastonato nella corona della statua della Vergine a Fatima.
Fu scritto che Giovanni Paolo II arriva al policlinico Gemelli in condizioni gravissime tanto che riceve l'unzione degli infermi dal segretario particolare Don Stanislao Dziwisz. Malgrado la perdita di tre litri di sangue stia per provocare la morte per dissanguamento il cuore regge. Ma è mai possibile
che non ci sia una sola fotografia in piazza San Pietro in cui si veda il sangue perduto dal Santo Padre? (S. B. - Hervé Schirrhein)

Le cronache dell'epoca riportarono le seguenti notizie: Città del Vaticano/Roma: Pochi minuti dopo essere entrato in piazza San Pietro per un'udienza generale, un mercoledì pomeriggio, mentre si trovava a bordo della sua Papamobile scoperta, papa Giovanni Paolo II fu ferito gravemente da due proiettili sparati da Ali Ağca. Soccorso immediatamente, fu sottoposto ad un intervento di 5 ore e 30 minuti, riuscendo a sopravvivere:
« Sono le 17.17. [...]. Ali Agca ha colpito il pontefice ğ con due proiettili esplosi da una pistola Browning calibro 9 da una distanza di tre metri e mezzo. Il primo proiettile ha raggiunto il papa all'addome, ha attraversato l'osso sacro, è uscito dai lombi, ha sfiorato lo schienale della Fiat Campagnola bianca e ha colpito al torace la pellegrina americana Ann Odre, alla quale verrà asportata la milza. Il secondo proiettile [...] ha fratturato l'indice della mano sinistra del pontefice, gli ha ferito di striscio il braccio destro appena sopra il gomito e ha colpito al braccio sinistro un'altra turista statunitense, Rose Hall. [...]. In ambulanza [il papa] è assistito dal suo medico personale, Renato Buzzonetti. Privo di conoscenza, è portato in sala operatoria. Il polso è quasi impercettibile. [...].
Riceve l'unzione degli infermi dal segretario particolare, don Stanislao Dziwisz. L'anestesista gli toglie l'anello dal dito. Malgrado la perdita di tre litri di sangue stia per provocare la morte per dissanguamento, il cuore regge. [...]. L'intervento è portato a termine con successo.»
L'attentato al Papa, 13 maggio 1981. Vero o falso? Tutte le immagini scattate in piazza San Pietro sono senza sangue. Rivediamo le immagini.





Mehmet Ali Agca, il killer turco 





Karol Wojtyla, Giovanni Paolo, II al policlinico Gemelli dopo l'attentato

giovedì 6 dicembre 2018

Klaus Davi, il nuovo colonizzatore di San Luca, paesino aspromontano


Chi è davvero Klaus Davi, questo giornalista di cittadinanza svizzera, che vuole mettere le mani sull'Aspromonte presentandosi come candidato a sindaco a San Luca, piccolo comune del reggino additato come la Capitale della 'ndrangheta? Chi sta dietro a questo strano personaggio?
Con strafottente arroganza un sionista come Sergio Klaus Mariotti, in arte Klaus Davi, invade un paesino aspromontano come San Luca, di neppure quattromila abitanti, per portare la sua farisea, ipocrita ed usuraia democrazia; ovvero la democrazia di una esigua minoranza per governare, dominare, opprimere e schiavizzare una maggioranza che non accetta un sistema perverso di cannibalizzazione camuffato di legalità. Legalità però che non significa affatto giustizia.
Ribadiamo che Klaus Davi è venuto in Calabria, animato da un tipico spirito di supponenza e di spocchia culturale, oltre che razzista, per portare ai Calabresi di San Luca la luce del suo superiore intelletto e la sua superiore democrazia.
Nell'incontro avvenuto a San Luca il 29 novembre del 2018 alcuni Sanluchesi hanno etichettato lo svizzero Klaus Davi, ebreo sionista, come nuovo colonizzatore dell'Aspromonte. Ascoltiamo le testimonianze...
Ascoltiamo Klaus Davi quando con talmudica arroganza dice che la sua candidatura a San Luca è un diritto sancito dalla Costituzione. La Costituzione truffa del 1948 permette ad uno Straniero di governare in Italia ma non permette ad un cittadino di amministrare il suo comune. (decreto legge n. 164 del 1991)
Coloro che difendono questo tipo di democrazia e continuano a difenderla, nonostante sia un totale fallimento, sono proprio coloro che vogliono invadere i territori di altre comunità per distruggerne la cultura, la loro storia, gli usi e i costumi.
Questo progetto criminale e folle ha trovato strada libera grazie anche alla complicità e alla codardia di una classe politica italiana, ignorante, vigliacca, senza un minimo di orgoglio, traditrice e mercenaria, scelta, selezionata e privilegiata dai sionisti, e portata al potere con i brogli e gli imbrogli elettorali e con l'appoggio sfacciato del loro monopolio mediatico. Sono state messe a tacere le voci contrarie e sono state amplificate le voci che fanno comodo all'imperialismo mondiale rothschildiano.
Per Saviano tutti i bambini di San Luca sono ndranghetari nati, e tutti i bambini sono tatuati sul braccio col simbolo dello scorpione. Le assurde affermazioni di Roberto Saviano, servo dei poteri forti, fa ribollire il sangue non solo ai Sanluchesi, non solo ai Calabresi ma anche a tutti gli Italiani di buona volontà. “ndranghetisti si nasce” afferma Saviano nei suoi sproloqui...
E' guerra, il Nuovo Ordine Mondiale ci ha dichiarato guerra. L'assurdo di questa guerra è che la gran parte, probabilmente anche la stragrande maggioranza della popolazione, non comprende che questa guerra è in atto. Molti non vogliono capire e si girano per non guardare le atrocità di questo tempo. (S. B. - Hervé Schirrhein - Brigas della Sila)