sabato 4 marzo 2023

la Brigata Catanzaro: gli Eroici Ragazzi del Sud che finirono fucilati - guerra mondiale 1915-1918


 Brigata Catanzaro: gli Eroici Ragazzi del Sud che finirono fucilati - guerra mondiale 1915-1918

Durante la Prima Guerra Mondiale, gli eroici giovani della Brigata Catanzaro, tutti Calabresi e qualche siciliano, mostrarono tutto il loro valore, ed il loro amore verso la loro Patria, conquistando, a costo del proprio sangue e della propria vita di moltissimi di loro, poderose fortezze, giudicate assolutamente inespugnabili perché munitissime di ogni tipo di armamenti, ed arroccate a grandi altezze sulla cima delle montagne delle Alpi e difese in ogni modo da forze nemiche preponderanti. Questi generosissimi ragazzi con il loro innumerevole immenso e supremo sacrificio fecero della Brigata Catanzaro il reparto più valoroso, con più caduti e con più decorazioni di guerra di tutta la storia delle forze armate italiane! Ma pur avendo essi compiuto tali e tanti innumerevoli ed incredibili atti eroici di incomparabile valore più di ogni altro reparto di tutta Italia, detti giovani notavano con sorpresa e stupore che tutto questo non bastava mai ai loro superiori, che continuavano a spingerli assurdamente e letteralmente al massacro ed al vero e proprio bestiale macello in imprese sempre più sconclusionate, pazzesche ed impossibili! Fu proprio per questo che questi giovani si resero finalmente conto che il vero obiettivo dei loro superiori dello Stato maggiore militare, ma anche del loro stesso Governo e del loro stesso Stato supremo, in cui essi fino ad allora avevano creduto e nutrivano la massima fiducia, di fatto non era soltanto o soprattutto quello di avanzare e di conquistare importanti e decisive postazioni nemiche, quanto proprio quello di realizzare il proposito nascosto, ipocrita ed inconfessabile della criminale classe dominante di questo Stato massonico del tricolore: quello di fare sterminare la migliore gioventù dell’Italia del Sud. Questo Stato massonico, sleale e criminale vedeva in quei giovani eroi del Sud quello spirito battagliero e quel coraggio indomabile della parte migliore di tutto il Popolo Italiano. Un coraggio che poteva essere estremamente pericoloso, perché in caso di ribellione avrebbe potuto abbattere facilmente l'egemonia di detta criminale classe dominante massonica, ebraica e rothschilidana, truffaldina, vile, sleale, traditrice ed assassina.... Fu così che questa eroica brigata che si ribellò, giustamente, contro l’essere criminalmente costretta dai carabinieri con i fucili spianati alle spalle pronti a sparare loro addosso se indietreggiava, e mandata ad andare letteralmente al macello per otto, nove o dieci volte di seguito, all’assalto alla baionetta contro postazioni imprendibili perché difese da campi minati, da una selva di filo spinato e da migliaia e migliaia di mitragliatrici. La classe dirigente massonica , non ammise affatto l’assurdità delle sue pretese suicide nei i confronti dei valorosissimi, ma non certo stupidi, ma ingenui e fiduciosi soldati calabresi, ma facendo finta di voler trattare e parlamentare sulla questione, li fece disarmare ed arrestare a sorpresa ed a tradimento dagli stessi carabinieri che stavano tra loro; e poi trattandoli da vili, codardi e traditori li condannò immediatamente all’infamia della decimazione con fucilazione alla schiena attuata a forza da plotoni di esecuzione degli stessi commilitoni calabresi, che erano costretti ad eseguire gli ordini, a pena di essere essi stessi fucilati alla schiena da plotoni di carabinieri sistemati schierati con le armi spianate e puntate alle loro spalle e pronti a sparare su di essi se non avessero eseguito in tutto e per tutto gli ordini di uccidere i loro compagni d’armi. Pertanto durante la prima guerra mondiale l'eroica brigata Catanzaro, la più valorosa e la più decorata di tutto l'esercito “italiano”, che si fidò fino all’ultimo della classe dominante massonica ebraica risorgimentale fu da essa mandata al macello, assassinata, decimata, umiliata ed offesa in tutti i modi peggiori, più perfidi e più infami ed infine sciolta completamente proprio perché commise l’errore gravissimo di fidarsi di questa ipocrita ed assassina classe dominante invece di ribellarsi fino in fondo e tentare di abbatterla, preferendo piuttosto morire combattendo con le armi in pugno per la propria libertà e la libertà del proprio popolo, piuttosto che fidarsi di tali traditori e farsi massacrare da essi come stupide bestie da macello! (Sa. Br.)

giovedì 2 marzo 2023

Tributo a Bettino Craxi l'ultimo grande Statista Italiano

il video di europadelsud è del 2014 e viene riproposto



"Dietro la longa manus della cosiddetta globalizzazione si avverte il respiro di nuovi imperialismi, sofisticati e violenti, di natura essenzialmente finanziaria e militare." (Bettino Craxi, estratti dal libro “Io parlo, e continuerò a parlare”, ripresi da “Il Blog di Lameduck” il 19 maggio 2015. Il libro, edito da Mondadori nel 2014, cioè 14 anni dopo la morte di Craxi, raccoglie scritti del leader socialista risalenti alla seconda metà degli anni ‘90. Scritti che oggi appaiono assolutamente profetici).

la richiesta di avere la scorta da parte di un politico, rappresentante del popolo, è un atto di malafede. Roberto Corsi, commerciante ribelle.


Correva l'anno 2013 e Roberto Corsi, commerciante Ribelle di Montalto Uffugo, parlava così. Sono passati tanti anni e in Italia nulla è cambiato, anzi tutto è peggiorato.  

"Basta con i crimini di Stato, non ho più l'intenzione di pagare le tasse in questo Stato in mano a politici ladri e criminali. Da oggi chi entrerà nel mio negozio avrà lo sconto del 21 %. Quel 21% che lo Stato abusivamente mi chiede. Sono stanco di essere vessato e ricattato da persone che dovrebbero tutelarci e che non lo fanno. Sono stanco di non sapere per chi e per che cosa ho pagato le mie tasse in tutti gli anni della mia attività. Voglio che llo Stato mi dica come ha speso finora i miei soldi. Sono stanco di questo Stato al servizio dei poteri forti e criminali". Ascoltate tutto il video di un uomo che ha lottato solo per la giustizia... 

"Un eletto dal popolo dovrebbe stare in mezzo alla gente senza nessuna paura. La richiesta di avere la scorta da parte di un politico, rappresentante del popolo, è un atto di malafede. L'equilibrio che regola il vivere sociale è la giustizia, se questa viene meno si genera rabbia, ribellione, odio ed è il caos. Questo sistema criminale, ha assassinato la giustizia generando leggi ladre; prima tra tutte la legge elettorale che priva il popolo di un suo diritto fondamentale quello di poter scegliere i suoi rappresentanti. Colui che si candida alla guida di un paese deve avere un solo interesse il bene della patria ed il benessere dei suoi connazionali, colui che si candida deve amare il proprio popolo . Questi disonorevoli governatori, occupano abusivamente le cariche istituzionali ed il loro obbiettivo è solo quello di depredare le ricchezze dello Stato Italiano e distruggere il benessere del popolo. Liberiamo le galere per loro, per chi ha messo in saldo le nostre ricchezze a favore dello straniero, per chi ha stuprato lo stato sociale, per chi ha legalizzato lo strozzinaggio di Equitalia, che continua ad istigare i più deboli al suicidio". (salvatore brosal)