giovedì 17 ottobre 2013

la morte di Erich Priebke - Pace, Onore e Gloria Imperituri al Soldato Politico Priebke

Priebke

C'è qualcosa di marcio in questo impero globale di Rothschild.

Erich Priebke, gli ultimi diciassette anni della sua esistenza di soldato politico del Terzo Reich li ha trascorsi in Italia; questo soggiorno forzato non gli è stato imposto dallo Stato italiano – invero già nel ‘96 in avanzata fase di smobilitazione - ma da una insignificante minoranza di individui che detta legge, impone costumi, mode e persino piani di studio alla rimanente parte del Paese fin dal lontano 1945. Per ironia della sorte, questa infima minoranza ha costruito i propri successi politici paventando l’"intrinseca immoralità" di tutti i sistemi politici dittatoriali.
Terzo Reich 1933-1945

Nel 1996, dovendo accelerare il percorso di caccia alle streghe alimentato contro gli ultimi gerarchi nazionalsocialisti sopravvissuti, l’internazionale giudaica (connection criminale globale in grado di rintracciare i propri nemici sotto qualunque latitudine) inizia a stringere in un nodo scorsoio diffamatorio la figura di Erich Priebke che, da stimato quanto semisconosciuto ex ufficiale prussiano delle Schutz Staffeln (SS) soggiornante in Argentina, viene assurto ai vertici della disinformazione sistemica come “nuovo mostro nazista” da sbattere sulle prime pagine di tutti i "tg" e di tutti i rotocalchi “politicamente corretti”. Si appronta così l’ennesima messa in scena i cui beneficiari sarebbero stati quelli di sempre. Questa messa in scena, al pari di tutte le altre eseguite all’indomani dell’8 maggio 1945 (giorno trascorso alla storia come conclamata data di morte dell’intero continente europeo), avrebbe dovuto soddisfare i seguenti requisiti:

1) Diffamare la figura del soldato politico Erich Priebke.

2) Diffamare l’intero Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori in quanto ultimo baluardo sociale e nazionale eretto a suo tempo in Europa contro l'usura globale giudaica retta e governata da Rothschild. 

3) Diffamare l’intera Germania –del passato, del presente e dell’avvenire- riproponendo all’uopo lo stereotipo dell’Hitler mostro.

4) Diffamare e assoggettare definitivamente l’intera Europa, poiché senza Germania non può esserci Europa.

5) Gettare le basi della dittatura della moneta unica di Rothschild (dittatura di cui oggi stiamo vivendo la fase estrema più cruenta).

6) Spianare definitivamente la strada alla criminalità organizzata sionista in vista del raggiungimento della GRANDE ISRAELE, cancellando dalla carta geografica l’Iraq, la Siria, il Libano, la Giordania, quasi tutto l’Egitto e –ovviamente- la Palestina, come premessa della conquista militare del Medio Oriente fino all'India, e successivamente della conquista militare, e quindi della schiavizzazione totale del mondo intero da parte del "popolo eletto" di Rothschild.

7) Instaurare il nuovo ordine mondiale di casa Rothschild, feroce dittatura e tirannia senza precedenti nella storia minuziosamente descritta nei protocolli dei savi di Sion.
Erich Priebke 
Spettacolarizzare il processo Priebke alla fine del XX secolo –dunque- rappresenta un autentico capolavoro tattico-strategico di cui l’internazionale ebraica, ancora oggi, va fiera. Per tal cagione, la sì detta “comunità ebraica romana”, il rabbino-capo Di Segni e altri noti esponenti dell’internazionale ebraica agenti all’interno del territorio metropolitano italiano posto sotto occupazione, si stanno adoperando per “capitalizzare” al massimo (rendendolo pressoché insolubile) l’artatamente creato problema della sepoltura. 

Nel momento in cui il burattino della Casa Bianca, i suoi sicari dislocati in Afghanistan, in Iraq, in Libia… stanno enumerando solo sconfitte; nel momento in cui l’entità terrorista di Tel Aviv, i suoi ascari cripto-giudeo-salafiti hanno compreso d’aver perso la partita in Siria, nel momento in cui la Repubblica Islamica dell’Iran si permette addirittura di concedere udienza a esponenti del Grande Satana statunitense (chiaro sintomo di auto-consapevolezza politica), l’internazionale ebraica prende al volo l’occasione per rifarsi letteralmente il trucco cavalcando un vecchio cavallo di battaglia ad essa particolarmente proficuo: quello della propaganda olocaustica antifascista da propinare all’esaurita e abulica europa. Quale occasione migliore di quella del trapasso di Erich Priebke, per dare una nuova mano di vernice color menzogna al “piagnisteo ardeatino”? 

In questa operazione di restauro del cadavere antifascista –ovviamente a conduzione ebraica-, cadavere in verità in avanzato stato di putrefazione, si è distinta –per svergognato servilismo- la curia noachide di Roma –Ex Romana Catholica Ecclesia - spingendosi a proibire a tutte le chiese della Capitale una qualunque, elementare forma di rispetto funerario a un uomo morto. La propagandistica decisione della curia noachide –ovviamente dettata da esponenti del B’nai B’rith appositamente giunti a Roma- fa il paio con la concessione del sì detto “sacramento della eucaristia” (in verità ormai solo “sì detto”) a un noto pederasta ebreo pugliese –tale Vladimiro Guadagno (in "arte" "Luxuria")-, il quale, tra un ingoio di sperma e il successivo, indugia in - per lui purificatorii- assaggi d’ostia.

Ultima, ma non ultima –quanto a livello di comicità- la dichiarazione del sì detto “rappresentante degli ebrei trasteverini”, tal Pacifici, secondo il quale Cattolicesimo e antigiudaismo (che il soggetto predetto trasforma furbescamente in “antisemitismo”) non possono in alcun modo andare d’accordo. Ora, a parte il fatto che la Chiesa cattolica non esiste più da mezzo secolo (avendo, il Secondo Concilio Vaticano, annullato il Concilio di Trento), per il soggetto su nominato, Giovanni Crisostomo, Tommaso d’Aquino, Bernardo da Feltre, Carlo Borromeo -e tanti altri di cui non è necessario fare il nome- erano cattolici o no? Erano feroci nemici del giudaismo deicida sì o no? Erano uomini che ben sapevano che a vituperare, condannare e crocifiggere il Cristo erano stati i giudei o no?
Pace, Onore e Gloria Imperituri al Soldato Politico Priebke !

Roma 15 ottobre 2013: spettacolo indegno di un Paese civile, il feretro di Erich Priebke preso a sputi e a calci 






Nessun commento:

Posta un commento