mercoledì 10 maggio 2017

la nostra lingua, le nostre parole - un popolo senza la propria lingua è un popolo morto

Il potere satanico sionista rothschildiano col suo imponente e devastante progetto ci sta imponendo anche quali parole dobbiamo usare nella nostra vita quotidiana.
Questo potere demoniaco, che domina il mondo, sta stravolgendo anche l'antico significato delle nostre parole, e grazie a tutta la stampa di regime ci impone anche quali parole usare e quali no. Le loro sono parole cariche di odio e di veleno che distruggono come un terremoto, oppure come un fuoco devastante, quattro millenni della nostra cultura. Le nostre dovranno restare parole cariche di umanità, saggezza, cultura, bellezza e storia.

Sappiamo da sempre che nelle parole si esprime anche la forza per fare scatenare una guerra, oppure per far nascere o esprimere amore. Le parole, a volte, ci distruggono e a volte ci danno coraggio per continuare le nostre lotte quotidiane. Una sola parola detta in un luogo qualsiasi della terra può scatenare una guerra a migliaia di chilometri di distanza da quel luogo. Una parola detta in un certo momento tra due fratelli, due amanti, due amici, può provocare la fine di quella relazione e mantenere i suoi effetti per anni o anche decenni dal momento in cui è stata pronunciata. Le parole sono misteriose e forse ancora non conosciamo abbastanza il loro potere. Per questo ne facciamo un uso spesso disinvolto, spregiudicato. E il più delle volte non siamo nemmeno consapevoli delle loro conseguenze. "Sono solo parole", diciamo. Ma ci sono parole che non hanno neppure bisogno di essere pronunciate. Ci basta pensarle perché ci investano con tutta la loro deflagrante potenza o influenzino il nostro umore o i nostri pensieri per ore o per giorni.
Una parola buona può scioglierti in un pianto irrefrenabile, commuoverti o elevarti nella gratitudine. Una parola cattiva può ferirti più profondamente di una lama o di un proiettile e lasciare quella ferita nell’impossibilità di rimarginarsi. Una parola può farti ammalare e anche morire e un’altra può farti guarire o tornare a vivere.
Oggi alcune parole bellissime vengono stravolte dal potere sionista mondiale per farci vergognare del nostro grande passato storico ed imporci un fallimentare multiculturismo. Il multiculturismo è fallito in America e ovunque, e attualmente sta portando odio e intolleranza in Italia e in tutta l'Europa. Stanno facendo di tutto per farci perdere il senso dell'amore che ci lega al nostro Popolo e al nostro passato. Con la loro propaganda di regime stanno trasformando le nostre parole d'amore in parole di odio. Vogliono distruggere la famiglia millenaria patriarcale con i loro progetti folli e disumani.

Patriottismo 
L’impegno profuso, su molteplici piani (politico, militare, intellettuale, ecc.) in nome della patria, per l’affermazione, la difesa o l’accrescimento dei valori che essa esprime. Nel corso dei secoli ha assunto forme diverse, uniformandosi di volta in volta alla specificità del contesto culturale, sociale e politico col quale si identificava o al quale intendeva aderire. Le prime manifestazioni di p. si rintracciano nel mondo antico, tra storia e leggenda, e furono in prevalenza espressione, sia in Grecia sia a Roma, di sentimento civico, di orgoglio e amore per la propria comunità politica (la polis, l’impero romano).
Oggi però, guai ad essere un Patriota

Razzismo
Razzista è chi predica e pratica il razzismo, inteso sotto il profilo storico. Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’esistenza di razze umane biologicamente, culturalmente e storicamente. Razzismo è amore verso la propria razza, verso il proprio Popolo, verso la propria cultura e non certamente odio verso gli altri.

Nazionalismo
Si definisce nazionalismo quell'insieme di idee, dottrine e movimenti che sostengono l'importanza del concetto di identità nazionale e di Nazione, intesa come collettività ritenuta depositaria di valori tipici e consolidati del patrimonio culturale e spirituale di un popolo/etnìa, essendo tale patrimonio la risultante di uno specifico percorso storico. Oggi però la cabala sionista ebraica ti impone a non essere più un nazionalista. Non devi e non puoi amare la tua Nazione e i valori che i tuoi avi ti hanno trasmesso.

Cominciamo a cambiare e a non farci condizionare più dai potenti che stanno distruggendo il nostro mondo, la nostra storia, la nostra cultura, la nostra razza. Ci impongono leggi ingiuste e disumane e addirittura ci condizionano anche sul modo di parlare. Alcune parole non devono essere usate più, perché loro hanno deciso così. Invece noi dobbiamo convincerci che nessuno può tagliare le radici della nostra esistenza e del nostro passato. Nessuno può imporci come esprimerci, nessuno deve cancellare la nostra lingua, le nostre parole. Un popolo senza la propria lingua è un popolo morto.

Le parole sono magiche. Sceglile con cura. Quelle che scegli per descriverti la realtà sono quelle che creano la tua realtà, quelle che scegli per definirti, anche quando ti sembrano grandi, sono quelle che creano i limiti dentro i quali ti stai costringendo. Cambia le tue parole e cambierai la tua vita. Comincia ad essere consapevole delle parole che usi. E poi decidi di scegliere le parole che ti fanno bene, che ti accarezzano, che ti consolano, che ti incoraggiano. Non utilizzare e non ascoltare quelle che ti fanno stare male. Se ascolti o leggi parole che non ti piacciono evitale, non alimentarle, non essere complice, allontanati, fai in modo che il discorso cambi direzione e volgilo al positivo.
Per curare noi stessi, la nostra anima e anche la nostra salute dobbiamo prenderci cura del nostro linguaggio, così come dei nostri pensieri. Chi parla male, vive male. Dobbiamo creare una nuova ecologia delle parole. Ritrovare parole antiche e anche inventarne di nuove se necessario. Perché una parola giusta al momento giusto può cambiarti la vita, ma anche salvare il mondo. Basta quindi con i condizionamenti di questa gente cattiva che vuole sopraffarci con leggi ingiuste e disumane e ci obbliga addirittura quali parole, facenti parte della nostra millenaria cultura, non debbano essere più pronunciate.

Ci impongono di usare privacy per riservatezza, check up per controllo, single per nubile/celibe, welfare per benessere... e così via... ma andassero a farsi benedire. (Brigas della Sila - Hervé Schirrhein)
La lingua italiana ha le parole più belle del mondo

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